Nel quadro della compravendita immobiliare, la dichiarazione di conformità urbanistica e catastale dell’immobile rappresenta un requisito fondamentale per garantire la validità e la trasparenza dell’atto. Questa dichiarazione, fornita dal venditore in sede notarile, assume un rilievo giuridico significativo, incidendo direttamente sulla volontà contrattuale dell’acquirente. Nel caso in cui tale attestazione risulti falsa o mendace, le conseguenze possono essere rilevanti sia sul piano civile che su quello penale. La sentenza n. 449/2025 del Tribunale di Padova analizza con rigore un caso emblematico, affermando un principio di responsabilità esemplare: il venditore che non dichiara abusi edilizi o difformità catastali può essere condannato a risarcire danni superiori al prezzo di vendita dell’immobile.
Si allega l’opuscolo con la sentenza