Il tema della destinazione urbanistica delle aree a verde pubblico è di grande attualità e rilevanza, poiché tocca il delicato equilibrio tra la pianificazione del territorio e la tutela della proprietà privata. In particolare, è fondamentale comprendere la differenza tra vincolo conformativo ed espropriativo, due categorie giuridiche che, pur potendo produrre effetti simili in termini di limitazione dell’uso del suolo, hanno conseguenze radicalmente diverse per i diritti del proprietario.
Attraverso l’analisi normativa e giurisprudenziale – culminata nella recente sentenza del Consiglio di Stato n. 2478/2025 – si chiarisce come, nel contesto del verde pubblico, la natura del vincolo incida sulla sua durata, sulla possibilità o meno di esigere un indennizzo, e sulla legittimità costituzionale della misura adottata.
Si allega l’opuscolo esplicativo