Per la riapertura dei cantieri si segnalano le seguenti nuove indicazioni:
1) Limitare al massimo gli spostamenti all’interno e all’esterno del cantiere, contingentando l’accesso agli spazi comuni anche attraverso la riorganizzazione delle lavorazioni e degli orari del cantiere.
2) Continuare a favorire il lavoro a distanza anche nella fase di progressiva riattivazione del lavoro in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione, ferma la necessità che il datore di lavoro garantisca adeguate condizioni di supporto al lavoratore e alla sua attività (assistenza nell’uso delle apparecchiature, modulazione dei tempi di lavoro e delle pause).
3) Necessità del rispetto del distanziamento sociale, anche attraverso una rimodulazione degli spazi di lavoro, compatibilmente con la natura dei processi produttivi e con le dimensioni del cantiere.
4) Nel caso di lavoratori che non necessitano di particolari strumenti e/o attrezzature di lavoro e che possono lavorare da soli, gli stessi potrebbero, per il periodo transitorio, essere posizionati in spazi ricavati.
5) Assumere protocolli di sicurezza anti-contagio per gli ambienti dove operano più lavoratori contemporaneamente, e laddove non fosse possibile in relazione alle lavorazioni da eseguire rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di con-tenimento, adottare strumenti di protezione individuale. Il CSE, ove nominato, provvede ad integrare il PSC e la relativa stima dei costi, ed inoltre il CSP adegua la progettazione del cantiere alle misure contenute nel presente protocollo, assicurandone la concreta attuazione. I committenti vigilano affinché nei cantieri siano adottate le misure di sicurezza anti-contagio.
6) Possibilità di ridefinire l’articolazione del lavoro con orari differenziati che favoriscano il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro e prevenendo assembramenti all’entrata e all’uscita con flessibilità di orari.
7) Evitare aggregazioni sociali anche in relazione agli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro e rientrare a casa, con particolare riferimento all’utilizzo del trasporto pubblico. Per tale motivo andrebbero incentivate forme di trasporto verso il luogo di lavoro con adeguato distanziamento fra i viaggiatori e favorendo l’uso del mezzo privato o di navette.
8) previsione che il presidio sanitario è obbligatorio solo per i cantieri di grandi dimensioni (> 250 unità), mentre per tutti gli altri cantieri, tali attività sono svolte dagli addetti al primo soccorso, già nominati, previa adeguata formazione e fornitura delle dotazioni necessarie con riferimento alle misure di contenimento della diffusione del virus.
9) Costituzione in cantiere un Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del Protocollo di regolamentazione, con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS. In mancanza, può essere istituito un Comitato territoriale composto dagli Organismi paritetici per la salute e la sicurezza con il coinvolgimento degli RLST e dei rappresentanti delle parti sociali.

 Si allega

-vademecum cantiere con modulistica (informativa, rilevazione temperatura, integrazione psc, cartellonistica)

-documento cantieri

-la guida europea per adeguare i luoghi di lavoro e proteggere i lavoratori

Vademecum COVID-CANTIERE-definitivo

Protocollo di Sicurezza Cantiere Anticontagio Covid 19

EU_guidance_COVID_19_IT